Itinerario di 10 giorni in California con un bimbo di 2 anni

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Viaggiare con un bambino piccolo? Assolutamente sì — e non solo è possibile, ma può trasformarsi in una delle esperienze più dolci, sorprendenti e memorabili di sempre. Ecco il nostro itinerario di 10 giorni in California con un piccolo esploratore di 2 anni al seguito: tra oceano e deserto, città da film e natura maestosa, abbiamo scoperto quanto la bellezza può moltiplicarsi quando la guardi attraverso gli occhi di un bambino.

Giorno 1 – Volo da Bologna a Los Angeles

Il volo intercontinentale con un bimbo? Una piccola avventura nella grande avventura! Con libri illustrati, qualche snack, giochi preferiti e una buona scorta di pazienza, ce l’abbiamo fatta senza drammi. All’arrivo a Los Angeles abbiamo scelto un alloggio vicino a Santa Monica, per prendere fiato, recuperare il fuso orario e iniziare il viaggio con calma, al ritmo dei nostri passi.

Giorno 2 – Santa Monica

Se dovessimo scegliere un luogo simbolo del nostro viaggio, Santa Monica sarebbe in cima alla lista. Il Pier, con la sua ruota panoramica, le luci colorate e i musicisti di strada, ci ha conquistati subito. Andrea correva tra una giostra e l’altra con gli occhi pieni di stupore, mentre il profumo salato dell’oceano ci ricordava che eravamo davvero dall’altra parte del mondo.

Poi via scarpe e calze, giù in spiaggia. Sabbia fine, parco giochi a pochi metri dall’acqua e spensieratezza pura: non voleva più tornare indietro. La giornata si è chiusa con una passeggiata lungo la Third Street Promenade, tra famiglie rilassate, artisti di strada e luci soffuse. È uno di quei luoghi in cui senti che il tempo rallenta, e capisci che la libertà è anche lasciare correre tuo figlio mentre bevi un caffè a pochi passi dall’oceano.

Santa Monica ci ha regalato una delle giornate più belle di sempre, piene di sorrisi e meraviglia.

Giorni 3-4 – San Diego

Due giorni a San Diego ci hanno fatto innamorare del suo spirito solare. La prima tappa, il Balboa Park, è un paradiso per grandi e piccoli: vialetti ombreggiati, fontane danzanti, e quello spazio infinito che fa respirare libertà. Andrea correva ovunque, incuriosito da tutto.

Nel pomeriggio, tappa a Old Town San Diego: un viaggio nel tempo tra edifici in stile messicano, profumo di tortillas e musica dal vivo. Balli improvvisati con i mariachi e risate a crepapelle nelle piazzette colorate — impossibile non farsi contagiare dall’atmosfera.

Il giorno seguente, a La Jolla Cove, siamo rimasti incantati dalle foche adagiate sugli scogli, talmente vicine da sembrare parte del paesaggio. Poi un pomeriggio a Seaport Village, tra gelati artigianali, negozietti e vista mare: la leggerezza della California in tutta la sua essenza.

San Diego ci ha insegnato che le emozioni più vivide nascono sempre dalle cose più semplici.

Giorno 5 – Laguna Beach & Huntington Beach

Laguna Beach è un piccolo paradiso. Acque turchesi, sabbia setosa e calette da sogno dove Andrea giocava in totale sicurezza. Abbiamo costruito castelli, raccolto conchiglie e ascoltato il rumore delle onde come fosse una ninna nanna.

Poche ore più a nord, Huntington Beach ci ha accolti con energia completamente diversa: surfisti, onde alte e tanto sole. Abbiamo camminato sul molo guardando i pellicani planare sull’acqua e pranzato con un picnic vista oceano. Due tappe opposte, ma entrambe speciali, perfette per chi viaggia con un bimbo curioso e ama la libertà.

Giorni 6-7 – Los Angeles, Venice, Beverly Hills, Hollywood

Los Angeles è un mosaico: caotica, magnetica, divertente. A Venice Beach ci siamo immersi nello spirito bohémien tra murales, skater, musica e sorrisi. Andrea era rapito dagli artisti di strada, noi da quell’energia contagiosa.

A Beverly Hills ci siamo concessi una pausa più tranquilla: passeggiata tra le vetrine luccicanti di Rodeo Drive e un pic-nic in un parco curato, dove Andrea ha rincorso scoiattoli felice. Infine, tappa veloce a Hollywood — foto sulla Walk of Fame e sguardi stupiti davanti alla celebre scritta bianca sulle colline. Quando tuo figlio ti indica “Spiderman” che passeggia per il marciapiede, capisci che la magia del cinema è già arrivata anche a lui.

Giorno 8 – Malibu e Santa Barbara

Dopo giorni dinamici, ci siamo concessi aria e lentezza. A Malibu abbiamo camminato scalzi sulla spiaggia tra surfisti e conchiglie, pranzando su un molo sospeso tra cielo e mare. Profumo d’oceano e brezza leggera: pura felicità.

A Santa Barbara non potevamo perderci una tappa gustosa allo Shellfish Company, un ristorante iconico situato proprio sul pier, con una vista spettacolare sul mare. Qui abbiamo assaggiato il piatto tipico a base di frutti di mare freschissimi, preparati con maestria e sapore autentico. Un clam chowder ricco e cremoso con vongole e uno con aragosta , ogni boccone raccontava il mare di Santa Barbara.

Un super consiglio: a Santa Barbara, nel tratto del pier, ci sono spazi di parcheggio disponibili e i primi 90 minuti sono gratuiti. Questa è una delle opzioni più pratiche e suggestive per parcheggiare vicino al famoso Shellfish Company e godersi la vista sul mare mentre si gusta un aperitivo o un pasto.

Giorno 9 – Sequoia National Park

Nel cuore della California, tra montagne e giganti rossi, il Sequoia National Park è stato il nostro momento di meraviglia pura. Quegli alberi immensi, alti come cattedrali naturali, ci hanno lasciato senza parole. Andrea guardava verso l’alto urlando “gigante!”, e noi con lui, piccoli davanti alla forza della natura.

Abbiamo dormito in un lodge dentro al parco, immersi nel silenzio e sotto un cielo pieno di stelle. Nessuno schermo, nessuna corsa — solo il rumore del vento tra gli alberi e la certezza di vivere qualcosa di raro.

Gli ultimi 3 giorni – Carmel, Monterey e arrivo a San Francisco

Il nostro viaggio, che doveva durare 10 giorni e si è allungato a 13, si è concluso in bellezza lungo la costa. Carmel-by-the-Sea è un villaggio da fiaba: casette incantate, fiori, profumo di caffè e quiete assoluta. Colazione all’aperto mentre Andrea giocava sereno accanto al tavolo: un piccolo paradiso.

Monterey ci ha accolti con il suo famoso acquario, un mondo sottomarino che incanta grandi e bambini. Vasche colorate, pesci luminosi, meduse danzanti: Andrea era ipnotizzato, e noi forse ancora di più.

Ultima tappa: San Francisco. Siamo arrivati al tramonto, proprio mentre il Golden Gate si colorava di rosso e oro. Un momento sospeso nel tempo, stretto tra un abbraccio e un peluche. Poi, l’ultima notte in California, piena di ricordi da portare a casa.

Consigli pratici per chi viaggia con un bimbo piccolo in California

  • Seguite ritmi lenti e flessibili: con i bambini l’improvvisazione è la chiave.
  • Mai senza copertina, snack e bottiglietta d’acqua: piccoli dettagli, enormi alleati.
  • Alternate città e natura, per bilanciare scoperta e relax.
  • Scegliete alloggi family-friendly, meglio se con cucina o microonde: colazioni in pigiama e pappe calde rendono tutto più semplice.

La California ci ha accolti col sole, il sorriso della gente e la bellezza infinita dei suoi paesaggi. È una destinazione perfetta per chi viaggia in famiglia: accogliente, varia e capace di lasciare il segno.

Lo rifaremmo? Domani stesso.
E tu, sei pronto a partire?

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