L’identità è una fitta rete di nodi e fili. Vissuti, ricordi, memorie, radici, sensazioni e persone che si intrecciano per, poi, diramarsi e reintrecciarsi ancora. E poi, insieme agli altri fili e nodi, anche il gusto che marca indelebilmente il palato, quell’insieme di sapori inconfondibili capaci di abbattere i tempi e ritornare alla mente violenti e dolci insieme.
L’immagine della nonna mentre impasta sapientemente e con vigore. L’atto di assemblare farina e uovo e lavorare quell’impasto fino a renderlo compatto, fino a dargli nuova forma nella pasta fresca e poi, ancora, nel piatto della domenica. Troneggia fumoso in tavola, condito di sugo fresco, ispira lodi che ancora riecheggiano tra le mura della sala da pranzo.
La festa patronale e i suoi profumi, i dolci tipici disposti in prima fila nelle vetrine. Invitanti.
Le sagre e quel suono di festa, scandito dalla musica vorticosa che inghiotte e ci rende ghiotti di pettole, polpette, scapece e tanto altro. Profumi inconfondibili di buono, veraci come il loro stesso sapore colorito. Quella pallina di pasta fritta dal cuore caldo e morbido, sinonimo di semplicità e di festa, sempre. Pare che le cose buone abbiano forme tonde, così le polpette di carne, che l’una tira l’altra sono omaggio alla convivialità e al gusto dato dal finger food, da prendere con le mani e portare dritto alla bocca. La scapece è pesce fritto condito di mollica di pane bagnato nell’aceto e reso giallo dallo zafferano. Un sapore pungente e deciso come molti dei sapori del Salento.
Poi la frisa mangiata fuori al terrazzo o sotto le fronde di un albero, magari un ulivo, in campagna. Condita con pomodoro, sale, olio e capperi. Semplice e gustosa.
Pure se lontani quei gusti sono la tua identità. E se ne hai una tutta tua, fatta di tradizioni e di sapori, c’è sempre tempo per incrociare e avvicinare nuovi gusti e pietanze. Per i salentini ma ancor di più per chi non conosce e intende scoprire il gusto di questa terra, ecco l’infografica gastronomica di nelsalento.com che fa il punto sui cibi tipici salentini, almeno gli imperdibili.