1 gennaio 2018. Il nostro viaggio in macchina verso la Great Ocean Road parte da Melbourne, in una mattinata assolata di mezza estate. Ci accolgono un caldo afoso ed una fila pazzesca all’autonoleggio in aeroporto a Melbourne. La metà delle persone in fila sono diretti proprio sulla Great Ocean Road. Melbourne infatti è il punto di partenza perfetto per scoprire questo angolo meraviglioso d’Australia, una delle strade più emozionanti e straordinarie del mondo.
La Great Ocean Road è lunga circa 400 km e parte dalla città di Torquay fino a Nelson, al confine meridionale dell’Australia. La strada può essere percorsa in entrambi i sensi di marcia ma vi consigliamo di seguirla da Est verso Ovest, per godervi gli scorci migliori.
Proprio a 100 km dal centro di Melbourne si trova il punto di accesso alla Great Ocean Road, un vero monumento nazionale australiano.
Il nostro viaggio sulla GOR è durato 3 giorni e se avete pochi giorni di viaggio, vanno più che bene per goderla a pieno.
La Great Ocean Road parte da Torquay, a 20km da Geelong e 100km da Melbourne. Da lì in poi ogni punto é bello per fermarsi per ammirare il panorama, la maestosità dell’Oceano Pacifico e le rocce, le spiagge e i parchi che si susseguono.
A sinistra il mare, a destra la natura incontaminata. Capiamo subito che il mare in Australia non da molte spiegazioni. Sbatte sulle rocce spinto da un vento che modella giorno dopo giorno la spiaggia e il panorama. E’ un mare sempre in movimento con un vento forte che ci sposta i capelli e che rende felici i surfisti.
Ma andiamo per ordine, i nostri 3 giorni sulla Great Ocean Road passo per passo:
La prima tappa dopo Melbourne é stata Geelong:
1 giorno: Geelong / Torquay / Apollo Bay
Melbourne – Geelong
Partiamo da Melborne in mattinata, noleggiamo la macchina, si guida a sinistra. Panico iniziale poi tutto liscio. In un’ora siamo a Geelong, il cielo é blu, ci sono i giochi, la ruota panoramica, un porto meraviglioso che ricorda un pò le città americane. Sembra di essere in un film! Mangiamo un fish and chips in un posticino carino sul mare e ripartiamo.
Geelong – Torquay
A Torquay inizia la Great Ocean Road, ci fermiamo a Bells Beach.
É d’obbligo svoltare verso la spiaggia Bells Beach, onde altissime e una spiaggia lunghissima dove ogni anno a Pasqua i migliori surfisti del mondo convergono per affrontare onde alte fino a cinque metri nella Rip Curl Easter Pro.
Una scala di legno porta dalla strada fin giù la spiaggia, il Point Addis è uno splendido punto panoramico e da qui partono vari sentieri, tra cui il Surf Coast Walk.
Torquay – Apollo Bay
Subito dopo Aireys Inlet lungo la strada si incontra la scritta “Great Ocean Road” il monumento per ricordare le persone che hanno costruito la strada. Proprio il Memorial Arch ci racconta quando e perchè è stata creata quella strada meravigliosa.
Da qui ad Apollo Bay ogni scusa è buona per fermarsi ed ammirare il panorama. Ci sono tantissime piazzole dove fermarsi e scattare qualche foto.
Il pomeriggio passa così, col vento tra i capelli ad osservare i surfisti, ad ascoltare le onde e ammirare il panorama.
Apollo Bay si trova a metà strada lungo la maestosa Great Ocean Road, al riparo di Cape Otway e sulle pendici più basse delle splendide spiagge Otway. Qui abbiamo passato la notte, in una casa davvero carina prenotata su airbnb.
2 giorno: Cape Otway / The Twelve Apostles / Mount Gambier
Apollo Bay – Cape Otway
La mattina ad Apollo Bay troviamo diversi bakery e ci fermiamo per la colazione, un ottimo cappuccino anche qui con una ciambella coloratissima.
Partimo alla vosta di Cape Otway, giu giu fino alla punta del Sud Australia. La strada per arrivare è bellissima, natura, natura e ancora natura. Qualche koala e tanti canguri che saltellano qua e là. Cape Otway è famoso soprattutto per il vecchio faro del 1850 che domina la scogliera creando un’atmosfera mistica. Il Parco è molto grande ed ha l’ingresso a pagamento. Se volete vedere il faro da lontano e fare una passeggiata un po avventurosa, c’è un percorso gratuito che costeggia il mare e regala un panorama bellissimo.
Ci fermiamo vicino alla cittadina di Glenaire per ammirare il panorama a Castle Cove. Qui ogni angolo è bello per fermarsi ed ammirare il paesaggio. Il vento è fortissimo, e tutto è davvero stupendo e magico.
Cape Otway – The Twelve Apostles
Continuiamo verso la nostra tappa che più ci preme visitare, i Dodici Apostoli, la principale attrazione del Port Campbell National Park.
Parcheggiamo la macchina e ci incamminiamo verso i sentieri che portano giù verso il punto panoramico da dove si ammirano i Dodici Apostoli.
Li avrete sicuramente visti in qualche film o nelle vetrine delle agenzie di viaggio. Sono maestosi pilastri di pietra calcarea che circa 10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, fino a farli diventare pilastri alti fino a 45 metri.
Oggi in realtà ne restano solo otto, l’ultimo è crollato nel 2005.
A qualche minuto di distanza dai Dodici Apostoli ci fermiamo al Loch Ard Gorge, una delle meraviglie sulla GOR.
Questa gola prende il nome dalla nave clipper Loch Ard , che si arenò sulla vicina Muttonbird Island il 1 ° giugno 1878, avvicinandosi alla fine di un viaggio di tre mesi dall’Inghilterra a Melbourne. Dei 54 passeggeri e membri dell’equipaggio, solo 2 sopravvissero. L’arco del vicino arcipelago dell’isola è crollato nel giugno 2009. Quello che si vede ora sono due pilastri di roccia non più collegati tra loro. Da allora sono stati ufficialmente nominati Tom ed Eva i nomi dei due adolescenti sopravvissuti al naufragio del Loch Ard.
Ci sono numerose targhe e un piccolo museo che racconta la storia del sito e il cimitero che ospita molte delle persone che sono morte.
Port Cambel, ci fermiamo per scattare qualche foto situata in una splendida insenatura. Il mare sembra essersi calmato, e la spiaggia si popola di barbeque.
The Twelve Apostles – Mount Gambier
La nostra strada prosegue verso Monut Gambier, tappa fuori dai percorsi turistici e lontana dalla Great Ocean Road. Abbiamo deciso di fermarci di fare tappa qui per poi andare a visitare il lago rosa, che vi racconteremo nel prossimo articolo.