Quando si pensa ad un viaggio in Australia le prime cose che vengono in mente sono sicuramente Sydney e la sua Opera House, il tramonto sull’Harbour Bridge, le bellissime spiagge delle Whitsundays oppure l’imponente Ayers Rock.
Immaginare il nostro viaggio in Australia è stato questo ma molto altro e tra una ricerca online, un libro ed una foto su Instagram ci siamo imbattuti in qualcosa di “strano” e bellissimo, il lago rosa a Dimboola. Abbiamo cercato sin da subito di pensare e costruire il nostro itinerario per avvicinarci il più possibile a questo posto sorprendente, e cosi è stato.
In realtà in Australia ci sono altri laghi che hanno questa particolare caratteristica; il più famoso è probabilmente il lago Hillier, nei pressi di Middle Island, la più grande delle isole che compongono l’arcipelago Recherche. Nel nostro caso sarebbe stato troppo lontano arrivarci ed abbiamo deciso di puntare su quello di Dimboola.
Arrivare a Dimboola non è semplicissimo perchè è fuori dai più comuni itinerari turistici. Abbiamo dovuto allungare il nostro viaggio di circa 500km per poterlo vedere ma ne è valsa sicuramente la pena.
Questa tappa è stata l’anello di congiunzione tra la Great Ocean Road e Kangaroo Island.
Il punto di partenza verso Dimboola è stata la piccola cittadina di Port Gambier. Qui, apro e chiudo la parentesi per chi volesse fermarsi, c’è un lago blu che più blu che non si può. Un lago che nella stagione estiva diventa di un blu intenso, mai visto prima.
Come dicevamo, avevamo già sentito parlare dei numerosi Pink Lake australiani, ma vederne uno dal vivo è stato straordinario. Ce ne sono tanti sparsi per l’Australia, qualcuno più conosciuto e visitato, mentre altri del tutto ignorati dai flussi di turisti che attraversano questa terra meravigliosa. Dimboola si trova praticamente a metà strada tra Melbourne e Adelaide e, come dicevamo non è un luogo prettamente turistico, anzi. Ci abbiamo trascorso un paio d’ore, tra scatti, risate e voli con il drone ed in tutto questo tempo ci saranno passate una decina di persone al massimo, fantastico!
Quel giorno il sole bruciava come non mai, l’acqua del lago era bollente, cosi calda da non riuscire quasi a camminarci dentro. Quando fa molto caldo, sopratutto in estate l’acqua evapora, rimane solo il sale ed il lago assume delle gradazioni rosa pastello che tendono quasi al bianco.
Ma come mai l’acqua è di questo colore? La spiegazione è puramente scientifica. Nelle acque di questo lago nascono e crescono dei batteri che si nutrono di croste di sale e conferiscono all’acqua questo colore particolare.
Il sale è appunto l’ingrediente segreto che rende tutto cosi “magico” e, dopo averci camminato dentro a piedi nudi, vi sembrerà di avere la pelle liscia e vellutata come se foste stati in un centro estetico.
Come arrivare
Noi siamo partiti da Mount Gambier, una città dell’Australia Meridionale, ultima tappa dei 4 giorni sulla Great Ocean Road.
Ci siamo spinti verso l’interno per circa 250 km.
Non è indicato in nessun modo quindi fate come noi, seguite le indicazioni di Google Maps, ne vale sicuramente la pena.