Quando abbiamo deciso di organizzare il nostro viaggio a Cuba, la cosa più difficile è stata riuscire a trovare informazioni sulle distanze, su cosa vedere o quanto tempo fermarsi in un posto. Ci chiedevamo se 15 giorni sarebbero bastati o sarebbero stati troppi. Non avevamo molta voglia di “fare le corse”, volevamo visitare l’isola al ritmo del loro stile di vita…e così è stato.
Ho deciso di pubblicare il nostro piccolo itinerario di viaggio (diviso in 2 parti) in modo da darvi un idea di cosa si riesce a vedere in 15 giorni e dopo 1500 km on the road.
L’Avana
Audace e sensuale, L’Avana accoglie i turisti adagiata attorno ad una bellissima baia. E’ una città che a prima a vista colpisce con i suoi palazzi scalcinati e le vie piene di buche ma ha uno sguardo più attento mostra tutto il fascino di una città sospesa nel tempo, con tanta voglia (e forse tanta paura) di futuro.
Il centro storico è un vero gioiello con stradine fiancheggiate da chiese e palazzi barocchi. L’Avana è una città ricca di storia che ricorda in molti aspetti un palcoscenico abbandonato che attende ancora che si levi il sipario.
L’Avana non è sempre stata la perla delle Antille; negli ultimi 60 anni la città è scivolata in un lungo declino, con la nascita di orrendi casermoni di stampo sovietico. Negli ultimi anni un attenzione maggior e la disponibilità di finanziamenti pubblici stanno riportando la città all’antico splendore anche se molti punti della città sono ancora in rovina. Ogni quartiere della città è pervaso da una vitalità contagiosa. Per le strade scorre la vera vita, tra giocatori di domino, ragazzi che giocano a baseball, venditori ambulanti e musica, tanta musica.
Da vedere:
Il centro storico di “Havana Veja” con i suoi musei, le gallerie d’arte ed i centri ricreativi e culturali. Il Castello della Real Fuerza, il castello dei Tres Reyes del Morro e la Fortezza di San Carlos de la Cabana. Plaza della Revolucion, il quartiere di Chinatown, i turisticissimi locali della Bodeguita del Medio e il Floridita, il Cabaret Tropicana ed ovviamente il Malecon, il caratteristico lungomare lungo 14km che circonda tutta la baia.
Cienaga di Zapata
Scendendo da L’Avana verso Cienfuegos, lungo l’Autopista Nacional si incontra la Penisola di Zapata, una delle zone più ricche di biodiversità di tutti i Caraibi. La particolarità di questa zona sta nella ricchezza di acquitrini e stagni che hanno favorito il proliferare di flora e fauna autoctona. Nel parco si trovano infatti cinghiali, manguste, iguane e coccodrilli oltre a centinaia di specie di uccelli che qui si fermano nel loro flusso migratorio tra nord e sud America.
L’accesso al Parco avviene solo a piedi e con guide autorizzate. Tra tutte le attrazioni presenti nella penisola evitate la Finca Fiesta Campesina e l’allevamento dei coccodrilli, 2 fintissime attrazioni costruite per i turisti e che non hanno nulla di particolare. Scendendo invece lungo la costa si arriva a Boca de Guamà, da dove, in barca si può partire alla scoperta di un villaggio degli indios taino.
Cienfuegos
Questa cittadina fondata dai francesi, è nota con l’appellativo di perla del sud. Attrattiva principale della città è proprio la posizione sulla bellissima baia che le conferiscono un aspetto tranquillo ed elegante, molto diverso dalle altre provincie cubane.
Da vedere:
El Pueblo Nuevo – è il centro della cultura e dello shopping. Il fulcro di questa parte della città è il Parque Josè Martì, su cui si affacciano numerosi edifici tra cui il teatro ottocentesco e la cattedrale. Dal Publo Nuevo si segue il Paseo del Prado (calle 37) e poi il Malecon fino a Punta Gorda, la parte meridionale della città, dove è più evidente il recente (si fa per dire) sviluppo della città. E’ un susseguirsi di numerose villette ed edifici in stile art decò, testimoni di un tempo passato.
Assolutamente da fare: godersi, con in mano un mojito, uno splendido tramonto dal porto della cittadina.
Trinidad
Considerata la città museo di Cuba, Trinidad conserva la magia coloniale dell’epoca. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1988, costituisce un gioiello dell’architettura coloniale cubana. Molte città cubane evocano il senso del passato ma il centro di Trinidad, con le sue strade acciottolate prive di traffico e le case in stile coloniale dai tetti di tegole rosse sprigiona una sensazione di completezza che la rende unica.
Da vedere:
Il nucleo della città è rappresentato da Plaza Mayor e dal dedalo di stradine ciottolate che la circondano. Il centro storico, la parte più caratteristica della città è una zona a traffico limitato (cosa molto strana a Cuba) ed è facilmente riconoscibile dalle strette e ripide stradine di ciottoli che salgono verso la collina. L’atmosfera magica ed autentica, quasi da villaggio, è impreziosita da palazzi e case dai colori sfavillanti, dal giallo all’arancio, dal blu al verde smeraldo: sembra di avere davanti l’intero campionario di colori Pantone.
Dopo aver passeggiato per le stradine del centro storico si può fare tappa al Parque Cespedes, una piazzetta poco turistica ma molto più vivace di Plaza Mayor; ci si arriva camminando lungo Marti’, una delle vie principali della città, costeggiata da negozi, banche ed hotel.
Meritano una visita il Museo de la Lucha Contra Bandidos ed il Museo de Historia Municipal, salite sulle loro torri e godetevi il panorama migliore sulla città. In serata fermatevi a sorseggiare un mojito ed ascoltare bellissima musica alla Casa de la Música, il miglior locale di Trinidad, dove quasi tutte le sere si alternano gruppi che suonano salsa e musica tradizionale cubana.