Eccoci tornati a casa. È stato un viaggio diverso dagli altri, si, questo è sembrato più che altro un viaggio nel tempo.
Oggi ci rendiamo conto di essere liberi. Di poter scegliere.
A volte diamo per scontato cose che ci sembrano ovvie, dallo scegliere un pacco di biscotti ed una bevanda al supermercato, comprare il giornale la mattina oppure avere internet sempre a portata di mano.
E poi scegliere dove andare in viaggio, e comunque avere la libertà di poter viaggiare.
Il popolo cubano non ha libero accesso a internet, non è permesso avere una connessione internet a casa. Ha code interminabili ovunque, razionamenti dei generi alimentari e limitazione alla libertà di pensiero, i cubani hanno 5 canali televisivi nazionali e nonostante tutto a Cuba hanno la capacità di godersi la vita attraverso la musica e il ballo.
Abbiamo imparato molto da Cuba.
Ci sentiamo profondamente fortunati. Siamo capitati a Cuba in un momento particolare e unico, senza averlo messo in programma.
Dopo oltre 50anni dalla Rivoluzione, il governo cubano e americano hanno deciso di riaprire i rapporti diplomatici. Un evento storico.
Cuba non sarà più la stessa, forse arriveranno tanti dollari e l’economia probabilmente ne guadagnerà.
L’unica cosa che conta è che i cubani restino così, gente allegra, sempre col sorriso sulle labbra pronti ad aiutarti con la loro semplicità.